Donna politica sovietica. Membro influente del Partito comunista, assunse
notorietà internazionale a partire dalla metà degli anni Cinquanta
partecipando intensamente al processo di destalinizzazione. Strettamente legata
a Kruscëv, entrò a far parte della segreteria del
presidium
del PCUS. L'allontanamento di Kruscëv le costò la retrocessione
dalle alte cariche di partito, ma non dalla vita politica e nel 1960 fu nominata
ministro della Cultura, riuscendo a conservare l'incarico sino al 1974, grazie
all'adeguamento alla linea politica adottata da Breznev e non molto tollerante
nei confronti dei nuovi fermenti culturali e delle avanguardie intellettuali e
artistiche. Molto abile ed elastica la
F., riuscì comunque a
coltivare buone relazioni culturali soprattutto con l'estero, mentre per i
rapporti interni le responsabilità maggiori, soprattutto negli ultimi
anni, cominciarono ad essere assunte da P. N. Demicev, suo vice e membro
influente del Partito, destinato a succederle (1910 - Mosca 1974).